
AGLIANA-PROVINCIA. Come Prc-Federazione della Sinistra abbiamo già espresso scetticismo e motivate riserve sul valore delle primarie – notoriamente cavallo di battaglia di Renzi e del Partito Democratico – e dubbi sull’impronta democratica e partecipativa di tale forma di consultazione.
Riteniamo che la forma più democratica ed autenticamente partecipativa della volontà popolare sia l’attribuzione del voto di preferenza, allo scopo di consentire ai cittadini di scegliere fra i candidati proposti dalle varie forze politiche.
Rispetto al numero complessivo degli elettori, solo una minima percentuale esprime il voto nelle primarie, per cui non è ragionevolmente sostenibile affermare che le candidature espresse in questo tipo di consultazioni siano esaustivamente rappresentative della volontà dei cittadini.
Secondo gli orientamenti dei promotori delle primarie, l’obiettivo principale da perseguire avrebbe dovuto essere un serio e pacato confronto fra i diversi punti di vista dei candidati concorrenti sui temi più importanti e sensibili del governo della cosa pubblica.
Nella realtà non è così! Le primarie in molti Comuni della provincia di Pistoia, dove si svolgono, sono degenerate in un regolamento di conti fra i vari gruppi.
Così come è successo nelle primarie di coalizione per la candidatura a Sindaco del Comune di Agliana, dove un candidato si è contrapposto al Sindaco uscente con esternazioni pubbliche dai toni tutt’altro che pacati e non con la serenità di spirito e di giudizio che avrebbe dovuto connotare la civile dialettica fra i due contendenti.
Oltre le esternazioni pubbliche del candidato di Agliana, diffusamente riportate dalla stampa locale, negli altri Comuni dove si tengono le primarie, tuttavia, non mancano accese lotte intestine, meno conosciute all’esterno, ma non meno concitate in termini di attacchi e di detrazioni nella disputa fra i concorrenti.
Pertanto con il diffuso clima di sfida, senza esclusioni di colpi, che si registra in questa fase pre-elettorale viene, di fatto, snaturata la fisionomia delle primarie in contraddizione con gli intendimenti dei propri fautori.
E, quindi, quello che avrebbe dovuto essere un serio e civile confronto fra i candidati e le loro posizioni politiche degenera in un regolamento di conti fra le varie fazioni del Pd.
[*] – Coordinatore del Circoli della Piana
Prc-Federazione della Sinistra
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2 thoughts on “PRIMARIE: CONFRONTO DI IDEE O REGOLAMENTO DI CONTI FRA LE FAZIONI PD?”