
PISTOIA. Il processo a Giuliano Sichi, ex economo della disciolta Comunità Montana, è stato rinviato al 7 gennaio prossimo. Il giudice Roberto Tredici infatti si è dichiarato incompatibile perché in precedenza, sulla stessa vicenda, aveva assunto la veste di Gup (giudice dell’udienza preliminare). L’ex economo è sotto processo con l’imputazione di peculato, per aver sottratto all’ente almeno 3-400mila euro nell’arco di dieci anni, dal 2001 al 2011.
All’udienza dello scorso 11 giugno il Tribunale aveva provveduto formalmente all’unificazione dei due procedimenti scaturiti dall’inchiesta, ma ha poi proceduto ad un rinvio di ben sei mesi, ovvero ad oggi, 26 novembre, in seguito al trasferimento al tribunale di Siena del giudice Luciano Costantini, presidente del collegio giudicante.
Oltre al peculato, l’altro giudizio confluito nello stesso processo vede imputati gli ex dirigenti della Comunità Rosa Apolito e Roberto Fedeli e i sindaci revisori Antonella Giovannetti e Alessandro Michelotti, accusati di concorso doloso in peculato per omissione. Non avrebbero dunque vigilato nel modo dovuto sull’operato di Sichi.
Ma c’è anche un secondo “filone Sichi”, il cui processo è stato procrastinato a data successiva. Si tratta dell’accusa di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Secondo il pm titolare delle indagini, Luigi Boccia, Sichi si sarebbe appropriato, nell’arco di tempo che va dal 2006 al 2011, di almeno 76.378 euro. Si tratta di soldi derivati dalle concessioni per i tagli boschivi: questi sarebbero dovuti finire nelle casse della Comunità Montana ma sarebbero stati versati su un conto corrente intestato all’ex economo, oppure in quello di una società a lui collegata, o, infine, secondo gli inquirenti, utilizzati per coprire precedenti ammanchi nelle entrate dell’ente come legna da ardere o raccolta mirtilli.
[Alessandra Tuci]
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