quarrata, gioie & dolori. LECCETO E MONTALBANO. MA CON IL GINKGO BILOBA ALL’HOTEL CROCE DI MALTA, I LIONS DELLA PIANA PROMETTONO DI SALVARE L’AMBIENTE: TESTIMONI IL SINDACO BENESPERI E ALCUNI ASSESSORI PARTIGIANI DELLA GIUNTA QUARRATINA IN CIABATTE. DI PRECISO CHI, PER PIACERE?

Ci dica la Salvi – ammesso che lo sappia – chi erano gli uomini iscritti all’Anpi e strenui assertori della difesa dell’ambiente grazie alla signorina Greta e al suo fine intelletto

 

«Qui o si fa l’Italia o si uore», disse qualcuno. Siamo tutti morti, perché i piemontesi ci appiopparono la burocrazia; e, dal 1990 in poi, i comunisti si misero a sedere sulle nostre teste come quando ci si siede su una valigia stracolma per chiuderla. E sono ancora lì, questi signorini, che ci schiacciano la testa (e il resto) grazie a Mattarella, a Conte e ai cattolici dell’Avvenire! [La Nazione del 14.10.2020]

 

SOPRA A VOI SEDUTI STIAMO

COME GUFI SOPRA UN RAMO

 


 

Chi c’era di voi, o amministratori quarratini resistenti alla legge, a “pappare” al Croce di Malta con i Lions? O è una questione di privacy? Ne avete parlato dello scempio del Montalbano?

 

IL TESI, con la presenza dei Lions della Piana, regala Ginkghi Biloba. Attovagliato all’Hotel Croce di Malta di Montecatini (tra poco più Tarme che Terme…) c’è anche il Benesperi sindaco di Agliana, l’uomo della provvidenza di Paolo VII il Tofano di San Piero.

Ma non solo lui. La Piera Salvi c’informa anche dell’augusta presenza di assessori delle giunte di Quarrata e di Montale (quella di Mazzanti: nota, con le sue consorelle precedenti, per aver disfatto e fatto disfare il Montalbano; e quella del Betti: anch’essa nota per la notissima vicenda del carbonizzo di Fognano, partito con l’apertura di un fascicolo che la procura di Pistoia sembra lasciar lì a fare – si diceva un tempo – pane alle mosche: cioè in attesa di prescrizione?).

Meno male che c’è il Lions che promette la salvezza dell’ambiente (eccezion fatta, salvo  intese, per i geometri, gli ingegneri e gli architetti che sono iscritti a questa specie di loggia minore.

I tecnici di libera professione, che lavorano a contatto di gomito con quelli comunali (che non di rado, di pomeriggio, vanno a fare il cottimo negli studi tecnici privati in posizione di vomitevole incompatibilità), non sembrano, però, ugualmente sensibili se, con tutte le pratiche che presentano, fanno chiudere strade, ponti, porte e vie della collina quarratina.

Ci dica la Salvi – ammesso che lo sappia – chi erano gli assessori di Quarrata in ciabatte iscritti all’Anpi e strenui assertori della difesa dell’ambiente (Montalbano escluso) grazie alla signorina Greta e al suo fine intelletto di sinistra salvifica.

Occhio, Marco! Non puoi vivere di solo burraco!

A Lecceto di Montorio, checché ne dicano il Gelli, il Bai (il Mazzanti no perché non ha fatto pio; e neppure la segretaria, che deve appartenere, a occhio e croce, alla categoria protetta degli ipovedenti-ipoudenti), ci sono grappoli di strade chiuse con la ceralacca del Comune ambientalista dell’Anpi in ciabatte. Leonardo Bassetti, il ragionier Perrozzi che si rivolge alla procura e dà in isteriche incandescenze, l’Agriturismo degli Arancini, i signori Sergio Luciano Giuseppe Meoni e Margherita Ferri (quelli che smuovono 10 fra carabinieri, vigili urbani, forestali, geometri del Comune e vigili del fuoco, per chiappare un filo di luce volante) ne sanno bensissimo qualcosa di più.

Ci dispiace per chi crede di essere padrone del mondo e colassù, a Lecceto, abita come un’aquila nel proprio nido insanguinato (è una citazione manzoniana, quadrupedi della nuova cultura Fedel-cAzzolinica!): ma le strade vicinali, interpoderali, i sentieri, i viottoli, le redole e le supercazzole con scappellamento a sinistra del Mascetti, da sempre aperte alla circolazione e funzionali anche per la cura e la sicurezza dei boschi, non possono essere chiuse nemmeno se ci hanno messo sopra il bollo pontificio quei tecnici meravigliosi come Franco Fabbri e la ciclista Nadia Bellomo.

Siete troppo duri, ragazzini, fra tutti. Ma chi ve lo ha fatto prendere il diploma e/o la laurea? I docenti comunisti del 6 pollitico (con 2 L) post-sessantottardi?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
Secondo un antico filosofo, Parmenide di Elea o eleatico (ma forse meglio aleatico e un po’ sbronzo), «l’essere è e il non essere non è». Soncetti troppo duri per certi vigili urbani e per certi
laureati da enti pubblici…?


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