raddoppio ferrovia. BARDELLI (FDI-AN): «MALGESTITO! CI VOGLIONO NUOVI AMMINISTRATORI»

Serravalle. Cantiere della seconda galleria della ferrovia

SERRAVALLE. L’Assessore Santucci è intervenuto sui giornali, e poi all’assemblea cosiddetta pubblica di Masotti – in realtà una riunione con alcuni residenti del luogo convocati mediante invito personale – per illustrare, con tono trionfalistico, il piano delle opere collaterali al raddoppio ferroviario nel nostro territorio comunale.

Si è voluto presentare come un capolavoro quello che in realtà doveva essere già stato realizzato dall’amministrazione da molto tempo, come le condotte idriche e di gas metano in via Animalunga a Masotti e in via Terza a Ponte di Serravalle da costruire contestualmente ai lavori della nuova viabilità, richieste da anni dagli abitanti della zona.

Soprattutto ci si è guardati bene dall’affermare che, a causa della assurda cancellazione del sottopasso carrabile presso la stazione – previsto nel progetto definitivo accanto a quello pedonale – il centro abitato di Masotti verrà diviso in due. I cittadini di via delle Quattro Querce saranno quelli più penalizzati, in quanto per raggiungere l’altra parte del paese dovranno percorrere la variante alla SR 435 per circa 1 km e mezzo fino all’altezza di Spazzavento, nel comune di Pistoia, dove grazie alla realizzazione di una rotatoria sarà poi possibile tornare indietro.

Una soluzione alquanto grottesca e paradossale, di cui l’amministrazione dovrebbe rendere adeguatamente ragione. I residenti non sono stati resi partecipi della decisione della Regione, di Rfi e del Comune né sono stati informati della nuova viabilità e dei disagi ad essa connessi durante l’iter progettuale: sono solo stati messi di fronte al fatto compiuto senza possibilità di ulteriori interventi migliorativi.

La giunta non ha niente di cui vantarsi: sa bene che le opere imposte dalla Regione e da Rfi sono a svantaggio della collettività.

È meglio dunque che il sindaco e Santucci pongano fine a questa farsa e gettino la maschera, ammettendo una buona volta alla fine del mandato la loro incapacità, davanti ai poteri più forti, di difendere gli interessi e i diritti della popolazione, e quindi di amministrare con senso di responsabilità il comune.

Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An

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