Venire a salutare il sindaco del capoluogo, caro Alessandro, mi metterebbe in difficoltà come uno di quegli ebrei di Auschwitz di cui ci parla, nei suoi primi due libri, Primo Levi
Forse l’unica cosa giusta sarebbe un trattamento d’igiene crioterapica al tribunale
NON BOMBARDATECI DI CUORICINI
MA SOLO DI VERE OPERE DI BENE

Oggi a Pistoia, in Sala Maggiore, dopo la pioggia dei giorni scorsi pioveranno balle. L’ora prescelta, le 17:30.
Mi spiace dover scrivere queste cose non gradevoli per Alessandro Tomasi, un amico a cui sono stato vicino, anche se non mi sono mai iscritto a Fratelli d’Italia, domanda tormentosa rivoltami in Aula Signorelli dal sostituto Giuseppe Grieco con una sfrontatezza davvero degna di miglior causa: non si chiede mai, infatti, in casa di un impiccato, perché non ci sono 4 o 5 metri di fune in giro.
Venire, oggi, in Sala Maggiore, vorrebbe dire, fra l’altro, dover omaggiare, sia pure indirettamente, un senatore d’alto affare, Patrizio La Pietra, che diventerà famoso con le sue coltivazioni di cavoli per carote, fischi per fiaschi e lucciole per lanterne.
Del resto per lui Pistoia è solo la terra che, alla fine, gli avrà permesso di andarsene in lauta pensione dopo tutti i problemi che gli ha dato in gioventù e fino ad oggi – e nel silenzio ermetico della Giorgia.
Venire a salutare il sindaco del capoluogo, caro Alessandro, mi metterebbe in difficoltà come uno di quegli ebrei di Auschwitz di cui ci parla, nei suoi primi due libri, Primo Levi.
Sarei io a provare vergogna per le vergogne della tua amministrazione comunale: prima fra tutte, il silenzio imbarazzante che ha mantenuto quando sostituti discutibili come Claudio Curreli – che evidentemente con Terra Aperta lavora contro di te, la tua amministrazione e le leggi dello stato –, o altri, come la Gip Patrizia Martucci e Giuseppe Grieco e il giudice Luca Gaspari, hanno portato avanti un loro “disegno criminoso” nel tentativo di decapitare l’unica voce libera, indipendente, repubblicana e onesta fra le testate di questa muffosa città di omertosi & braccini corti.

Vederti, poi, anche se su Tvl, seduto accanto a certi personaggi, non mi ha confortato. Ecco perché non ci sarò. Ci starei come un cane in chiesa. A te, Alessandro (e al tuo caporale La Pietra) non interesserà un bel nulla: ma così ho deciso.
Primo perché tutta Pistoia sa chi io sia e che non sono né uno stalker né un delinquente comune né – tantomeno – uno stolto o un incolto o un supponente o un ozioso come molti personaggi locali assai apprezzati dai panettieri degli eserciti romani.
Secondo perché preferisco ricordarti come quel ragazzo, studente più simpatico e più genuino che, prima di adattarsi al sistema come hai fatto, sapeva anche godere, di tanto in tanto, di qualche canna trasgressiva fumata, en plein air, nel silenzio riposante delle Volpaie.
Smettete di scaricare cuoricini dagli aerei, però. Questo mondo, ben poco amoroso, è così stronzo, che le uniche cose scaricabili sono i Patriot americani e le testatine sudice di Putin. Il resto è presa di culo. Chiedilo al Pd!
Edoardo Bianchini
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