Il gruppo consiliare di Pistoia Ecologista e Progressista interviene sulle risposte dell’assessore Sgueglia in merito all’interpellanza presentata sul tema della gestione dei rifiuti

PISTOIA. Le risposte dell’assessore Sgueglia all’interpellanza presentata da Pistoia Ecologista Progressista in merito alle politiche sui rifiuti di questa amministrazione, confermano quanto stiamo dicendo da un anno e mezzo, ovvero che certe scelte si stanno dimostrando fallimentari.
Non solo: la giunta Tomasi se ne sta accorgendo e non ci vuole molto a capirlo perché le parole dell’assessore non lasciano spazio all’interpretazione.
La confusione regna sovrana sui cassonetti. Il presidente di Alia aveva dichiarato che tutti i cassonetti sarebbero stati cambiati, l’assessore lo ha smentito dicendo che in realtà verranno implementati. Oltre a prendere atto di questa grave incertezza, ci chiediamo come saranno implementate certe tecnologie in cassonetti già presenti sul territorio da due anni, mai entrati in funzione (a tutti i pistoiesi è stata distribuita una chiavetta mai utilizzata) e in gran parte in pessime condizioni.
La realtà è che l’usura e il danneggiamento dei cassonetti, per quanto inaccettabile, deve essere considerato prima di spendere risorse per strategie sbagliate. Come dimostra anche l’esperienza di Firenze dove già ci si sta interrogando sulla sostenibilità di questi dispositivi.

Ci auguriamo che la giunta prenda finalmente atto che, come sosteniamo da tempo, gli strumenti scelti non stanno funzionando.
Siamo fiduciosi perché qualche segnale di ripensamento da parte dell’assessore Sgueglia in effetti è arrivato. Per esempio sull’ecofurgone: a settembre avevamo chiesto di estenderlo alle zone collinari e la risposta dell’amministrazione alla nostra interrogazione era stata negativa. Oggi Sgueglia ci dice di aver inoltrato una richiesta in questo senso ad Alia.
Per non parlare del Dano: dopo oltre sei mesi di silenzio, siamo contenti di sapere dall’assessore che la giunta auspica la riconversione per impianti di smaltimento carta e verde. Ma ci chiediamo che ne sia stato del progetto del parco che sarebbe dovuto sorgere al suo posto dopo la dismissione, cavallo di battaglia del sindaco in campagna elettorale.
Insomma, più il tempo passa e più la giunta evidentemente si sta rendendo conto di aver scelto una strada sbagliata. È l’assessore stesso ad aver detto che per quanto riguarda l’attuale modello ibrido «non siamo legati a una scelta che riteniamo definitiva» e ad aver ammesso che la scelta di rendere i cassonetti indispensabili salvo poi diminuirli aggiungendo altri disagi per le cittadine e i cittadini sta facendo emergere segnalazioni di cui occorre tenere conto.
Mentre noi proponiamo ancora una volta il passaggio al porta a porta integrale con le isole ecologiche come presidio intermedio e più diffuso rispetto al solo e futuro centro di raccolta di Sant’Agostino.
E la necessità di coinvolgere la cittadinanza prima di prendere decisioni su temi così importanti e anche dopo, per valutare insieme le ricadute.
Gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista
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