Per l’esattezza ci spostiamo in via Gorizia, che sostanzialmente condivide, con la Sala e tante altre zone (non solo di Pistoia, certo, ma ciò non può essere sufficiente a sminuire il problema) la questione sicurezza.
Si parte dal sottopassaggio, dove recentemente ci sono stati due scippi e altri presunti tentativi fortunatamente non andati a segno.
Il sottopasso inoltre risulta gradito ai drogati, che lasciano allegramente per terra siringhe e schifezze varie. Una telecamera non risolverebbe, è vero: ma a cosa le paghiamo le tasse, se non per avere dalla pubblica amministrazione e dalle forze dell’ordine un servizio degno di questo nome?
Idem per una strada sterrata sul retro di via Gorizia e accessibile da via Udine: si tratta di una via, letteralmente dall’aspetto rurale, a servizio del retro dei giardini delle case di via Gorizia. Ci sono stati una quindicina di furti o tentativi di furto recentemente, al punto che i residenti tengono il cancello automatico legato con catene.

Uno di questi, denunciando ai carabinieri i vari episodi e sollecitando maggiori controlli, si è sentito rispondere: «Dovete prendere un cane», un modo allegro per dire «Cavoli vostri!».
Basterebbe invece che qualche pattuglia facesse un paio di giri ogni sera: possibile che tra vigili urbani e tutte le forze dell’ordine non sia verso di presidiare le zone a rischio, via Gorizia come qualunque altra dove vi sia necessità?
Tra l’altro la polizia municipale saltuariamente passa da via Gorizia sanzionando, giustamente, le auto in divieto di sosta.
Ma, in maniera del tutto inusuale e per certi versi clamorosa, non si vede mai quando, la sera dopo cena, in occasione dell’apertura del “Club del Napoli”, ci sono auto addirittura in terza fila e qualche cittadino chiama il comando.
Sarà mica – come si sente ripetere – che il “Club del Napoli” non va disturbato in quanto parte della crème de la crème cittadina là si ritrova e si svaga seguendo le partite della squadra per cui tifa?
Chiudiamo con l’emergenza rifiuti, in cui con il termine si intende la mancanza di un sistema di raccolta differenziata porta a porta di tipo puntuale, cioè tracciabile: il contrario del conferimento anonimi che in linea di massima si ha a Pistoia.
Infatti laddove ci sono dei cassonetti è inevitabile l’effetto discarica, dove chiunque abbandona quello che vuole come vuole: e anche i cassonetti all’angolo tra via Udine e via Goriza non fanno eccezione.
Alla faccia della Capitale della cultura!
[Lorenzo Cristofani]
Vedi anche:
- Sala & contorni. Disagi e degrado nella “Capitale della Cultura”. 1
- Sala & contorni. Disagi e degrado nella “Capitale della Cultura”. 2
|
|
Sostenete questo quotidiano con un piccolo contributo attraverso bonifico intestato a
«Linee Stampalibera» Iban IT64H0306913834100000008677 su Intesa San Paolo Spa - Pistoia. Riceverete informazioni senza censure!
One thought on “sala & contorni. DISAGI E DEGRADO NELLA “CAPITALE DELLA CULTURA”. 3”