
SAN MARCELLO. Sotto lo sguardo severo di un Cristo in croce appeso nella sala parrocchiale di San Marcello, le due municipalità di San Marcello-Piteglio e Abetone-Cutigliano, si sono ritrovate, giovedì 10 agosto nella sala parrocchiale, per parlare di Sanità e prendere pubblico impegno a recuperare quello che i loro predecessori avevano colpevolmente assassinato.
Parliamo dell’Ospedale L. Pacini e della sua liquidazione voluta ed attuata da quel filibustiere politico che si chiama Rossi e dai suoi sodali, l’Abati prima e Marroni, quello di Consip, poi.
Riusciranno i nostri eroi, Marmo e Petrucci a recuperare il “perduto”? Glielo auguriamo anche se siamo molto, molto perplessi, perché è facile distruggere ma difficile ricostruire.
Poiché poi le parole non fanno farina, attendiamo fiduciosi i fatti ed i fatti ci dicono che i locali della cucina del Pacini sono stati smantellati e sono divenuti un bocconcino da mezzo milione di euro per la ditta che ha vinto la commessa, ha aperto il cantiere ed è già in ferie…
Comunque sia una novità è emersa da questa seduta congiunta dei due Consigli ed è stata la lectio magistralis del rappresentante delegato dalle varie associazioni del volontariato che da anni, nell’assordante silenzio politico locale, si sono battute e si stanno battendo per ottenere ciò che la Legge prevede (vedi decreto Balduzzi sulle aree disagiate) e che la mala gestione politica non ha mai attuato.
Questo signore ha relazionato con atti e fatti ed ha avvisato i due signori Sindaci a stare molto accorti; non si può più scherzare con i legittimi interessi e bisogni di un territorio già ampiamente spremuto nei suoi bisogni e marginalizzato da quella stessa politica che è poi venuta in Montagna a prendere per i fondelli i cittadini con i suoi onorevoli a targa Pd o si è rifiutata – vedi la piddina Saccardi – di venire a rendere conto dell’operato della Giunta a fronte di quasi novemila firme raccolte sul territorio.
Apriamo pure questa “apertura di credito” nei confronti di Petrucci e Marmo ma teniamo gli occhi aperti; fidarsi è lecito ma non fidarsi è meglio.
Ricordiamoci anche che senza l’abnegazione ed il sacrificio “aggratis” di tanti amici dei comitati oggi dell’Ospedale Pacini, forse, sarebbe rimasto solo la camera mortuaria…
[Felice De Matteis]
Sostenete questo quotidiano con un piccolo contributo attraverso bonifico intestato a
«Linee Stampalibera» Iban IT64H0306913834100000008677 su Intesa San Paolo Spa - Pistoia. Riceverete informazioni senza censure!