
AGLIANA. Dopo la notizia di ravvedimento ambientalista del commissario (ops! scusate: Assessore all’ambiente Rino Fragai) abbiamo parlato con il coPresidente dei Verdi della Toscana Lombardi, che però “chiede tempo” e soprattutto, vuole vedere nei fatti la politica del Pd aglianese (è evidente che i nostri non sembrano davvero convincenti).
Lorenzo Lombardi non riusciva a comprendere bene le nostre domande, però ha capito bene il senso della nostra intervista, fatta di due domande, la seconda congelata da una sua richiesta di rinvio:
- Qual è la nuova posizione dei Verdi – già schierati con Giacomo Mangoni – alla luce della nomina dell’Assessore inceneritorista Fragai?
- Avete creduto alla conversione “ambientalista” del noto Assessore provinciale dell’ambiente, riportata da Mangoni in una recente intervista?
Sì, lo sappiamo: siamo i soliti cattivoni e impertinenti. La domanda era “cruda” ed esagerata, anche perché lo abbiamo certo indispettito con una finezza: “…se il capo della polizia, nomina questore un noto criminale, non potremo parlare di una nomina virtuosa”. Così gli abbiamo meglio illustrato il concetto.
A Lombardi non sembrano piacere le interviste telefoniche per la sussistenza di alcune “…dinamiche sempre delicate…”. Protesta per il telefono e rassicura: “Le battaglie contro Fragai le ho fatte prima di voi e da decine di anni… Non ho da imparare niente da nessuno”, e però rassicura che insomma “…non si fanno processi alle intenzioni a nessuno, c’è un programma e questo dovrà essere rispettato sulla revisione del Pir e delle politiche inceneritoriste … A nostro avviso, resta valido il programma, li mettiamo all’opera…. (quelli del Pd – n.d.r.), un aglianese su due li ha votati e dunque… devono comunque loro intervenire (ma, l’hanno fatto! abbiamo obiettato immediatamente – n.d.r.)”.
Consentiteci una cattiveria come si addice ai giornalisti: se si va a braccetto con lo zoppo dopo averlo combattuto per anni e anni, cosa sarebbe successo se Lombardi non lo avesse mai osteggiato?
Alla seconda domanda il prudente co-Presidente non ha risposto, rinviando il colloquio a una futura conferenza stampa. Potrà così meglio riflettere e predisporre la migliore risposta, su un evento che è più di un fatto.
Solido e in carne ed ossa: nome Rino, cognome Fragai. Loro, quelli del Pd, sono già “entrati all’opera”, non c’è altro da aspettare. Il cerchio è chiuso, grazie anche all’appoggio fornito dai Verdi, con tanto di conferenza stampa presso la sede del comitato elettorale di Mangoni giovedì 22 maggio. Noi, c’eravamo: e non ce lo siamo dimenticati.
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