Ancora un intervento sull’esito dell’esito dell’incontro svoltosi lunedì scorso a Casalguidi

SERRAVALLE. L’assemblea pubblica sulla discarica, svoltasi lunedì scorso nei locali del Palazzo Comunale di Casalguidi, non ci ha per niente convinto. Il fatto grave costituito dalla richiesta di rivalutazione della capacità volumetrica dell’impianto del Cassero, motivo della convocazione dell’assemblea da parte del Comitato Cittadino per la Discarica, è stato volutamente mitigato da tutti gli attori in gioco, Herambiente, Amministrazione Comunale e Presidente del Comitato stesso.
I rappresentanti della gestione dell’impianto hanno illustrato per oltre un’ora l’attività della discarica e I controlli effettuati dall’azienda, liquidando in tre battute la richiesta di rivalutazione e il conseguente Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale, omettendo di precisare che se quest’ultimo si concluderà in maniera positiva comporterà il prolungamento del funzionamento della discarica di ben quattro anni.
Non solo, si tratterebbe per il gestore di una richiesta imposta da un errore di calcolo risalente all’epoca dell’ampliamento della Discarica nel 2007, definita tecnicamente irrilevante; motivo per cui di ciò non sarebbero stati informati né l’ente comunale né il Comitato.
Domandiamo ai cittadini: il prolungamento dell’attività dell’impianto di quattro anni può ritenersi irrilevante per la popolazione e il territorio di Serravalle?
Anche l’amministrazione comunale, per bocca del vicesindaco, ha fatto la sua parte. Colui che voleva incatenarsi ai cancelli della discarica per chiederne la chiusura ha affermato, contro l’attestazione del verbale dell’ultima riunione del Comitato, che la convocazione di quella assemblea pubblica sarebbe stato un atto di normale routine, in quanto ogni anno il Comitato convocherebbe un assemblea per permettere ai gestori di illustrare il loro operato (l’ultima assemblea risale al 2021) e che quindi la richiesta di Herambiente non avrebbe avuto niente a che fare con la riunione.

Ha poi fornito una versione diversa del rifiuto della nostra petizione, sottoscritta da 205 cittadini, rispetto a quella ufficiale, da noi ricevuta per lettera da parte del sindaco.
Evidentemente si è accorto che quella motivazione (le nostre richieste sarebbe già state contemplate nella convenzione stipulata da Comune e gestore) non reggeva, perché non corrispondente a verità, e ha allora affermato che sarebbero mancate alcune firme per arrivare al numero richiesto, risultando valide solo 191 firme e richiedendo la petizione il raggiungimento di 200.
Lo Statuto Comunale, però, prevede per la petizione la quota minima di 100 firme: in questo modo ha ingannato pure i cittadini, raccontando falsità!
Il presidente del Comitato, che dovrebbe avere a cuore la salubrità dell’ambiente e la salute dei cittadini, si è mostrato critico nei confronti dell’aumento delle funzioni di controllo proposte con la nostra petizione. Maggiori controlli rappresentano una maggiore garanzia: con quale coraggio e faccia ci si può dichiarare contrari? È credibile un comitato rappresentato da un presidente che fa tali esternazioni?
La ciliegina sulla torta è stato l’exploit del vicesindaco, che ha tolto la parola a un cittadino, peraltro ex consigliere comunale e attuale presidente del Comitato per il Territorio della Provincia di Pistoia, impedendogli di parlare e apostrofandolo davanti a tutti con l’epiteto di buffone.
Ha aggiunto che era autorizzato a fare ciò perché era a casa sua. A parte il fatto che il palazzo comunale non è casa sua, il vicesindaco era lì come ospite, in qualità di assessore all’ambiente, invitato dal Comitato Cittadino. Grave che il presidente non lo abbia fermato, ma quasi giustificato, e che gli altri amministratori presenti abbiano taciuto di fronte ad un’atteggiamento di tale maleducazione e prepotenza: nessuno può impedire ad un cittadino di parlare, per di più ad una assemblea pubblica, figuriamoci un vicesindaco.
Nel ruolo istituzionale che ricopre avrebbe dovuto favorire il dibattito e lo scambio di idee, assicurandogli la parola.
Ci rivolgiamo ai cittadini di Serravalle: vi sembra che la nostra salute e la nostra sicurezza siano adeguatamente tutelate?
Serravalle Civica
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