
SERRAVALLE. Il Comune di Serravalle Pistoiese ha approvato il Piano di Protezione Civile con delibera di Consiglio n. 16 il 20 marzo 2012.
Tale strumento di pianificazione dell’emergenza, stilato in collaborazione e condiviso con il Comune di Quarrata, una volta trasmesso alla Regione Toscana, non ha superato il vaglio dell’esame tecnico ed è stato rispedito ai mittenti senza il parere di competenza, con la richiesta d’integrazioni e modifiche da parte delle amministrazioni.
“L’opera di revisione del Piano è iniziata nel dicembre 2014, dopo la presentazione di una interrogazione da parte della sottoscritta – dichiara Elena Bardelli – e secondo la risposta dell’Assessore Santucci sarebbe dovuta terminare entro l’estate 2015”.
“Adesso – sottolinea Daniele Ferranti – apprendiamo dal sindaco di Quarrata, intervenuto sulla stampa, che le modifiche richieste dalla Regione Toscana non sono ancora state apportate, con un ritardo quindi di 8-9 mesi rispetto alla previsione. E nonostante ciò ci si ostina, sia da parte di Mazzanti sia da parte di Santucci, a sostenere che il Piano Intercomunale di Protezione civile, pur non essendo ancora ufficializzato, è tuttavia operativo e già funzionante in entrambi i Comuni”.
Gli interventi in corso sul testo sarebbero solo inerenti alla forma. Ma non è un controsenso? Un atto o provvedimento che non è ufficiale come può disciplinare validamente il comportamento di un ente comunale?
Visto il tempo trascorso, inoltre, i “ritocchi” di cui si parla, saranno senza dubbio non solo formali, ma anche sostanziali. Ci spieghino lor signori come possa essere valido e operativo, un documento ancora in elaborazione, non approvato dal Consiglio Comunale nella sua stesura definitiva e privo del parere di competenza della Regione.
“Per quante belle parole possano spendere in loro difesa – conclude Patrizio La Pietra – dal sito del Dipartimento della Protezione Civile-Presidenza del Consiglio dei Ministri, che consigliamo loro di consultare, risulta purtroppo un’altra verità, e cioè che i due Enti, non ancora dotati di un Piano di Emergenza ratificato dagli organi preposti, sono semplicemente inadempienti secondo la legge vigente”.
Patrizio La Pietra, Portavoce Provinciale Fdi-An
Daniele Ferranti, Portavoce Comunale Fdi-An
Elena Bardelli, Consigliere Comunale Fdi-An
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La gestione delle emergenze in Pistoia e provincia dovute alle cosiddette “bombe d’acqua” ha semplicemente fatto ridere i polli. Sostegno incondizionato per tutte le forze politiche che attaccano chi ha amministrato questi luoghi per decenni e non ha mai preso provvedimenti per prevenire certe calamità. È tra l’altro significativo che dopo anni in cui le persone si ritrovano puntualmente con l’acqua in casa, si continui a definire questi eventi meteorologici come “emergenze”. Se sono piuttosto regolari, allora che emergenza è? Forse senza emergenze non si possono concedere appalti per”somma urgenza”. Ricordiamoci che Pistoia è anche la città di “appaltopoli”. A pensar male si fa peccato, ma…