Osservando il Comune di Castruccio sembra di assistere al Mistero Buffo di Dario Fo in tutta la sua esilarante euforia…
SCONTRÀTEVI ALLA TORRE DI CASTRUCCIO,
MA, PER FAVOR, LASCIATE A CASA IL CIUCCIO!

Siete tutti troppo giovincelli per ricordare una famosa canzone di Nilla Pizzi, Avanti e indré, che iniziava così:
Quand’ero piccolina la vecchia zia Evelina
in cambio di un inchino mi dava mezza lira,
allora me ne andavo di corsa sui bastion
salivo sulla giostra al suon di un organino
e sul cavallo a dondolo cantavo una canzon.Cin cin, che bel oè oè oè
cin cin, che bel oè oè oè
avanti indré
avanti indré
che bel divertimento,
avanti indré
avanti indré
la vita è tutta qua!
Sì, la vita è un gran divertimento. E specialmente se si vive in micro-realtà nelle quali – come a Serravalle Pistoiese – le passioni sono ancora quelle del tempo di don Camillo e di Peppone.
Scherzi, battute, minacc[i]e – con la i come scrivono oggi i letterati della scuola dell’obbligo dopo la riforma sessantottarda – e tanto veleno che di dentro sembra feroce, ma di fuori è buffo al pari di certe scene di un film di Rocco Papaleo o anche di Antonio Albanese in Cetto La Qualunque.

Gli attori di questa commedia sono: 1. una giunta serravallina che traballa più di me per la mia venerabile età; 2. un’Elena Bardelli perseguitata politica dal senator La Pietra che alle braciole sintetiche di Bill Gates, stampate in 3 D, preferisce le rosticciane e le salsicce vere di Castellina, che l’amico Piero Lunardi sa fare con la dovuta maestria; 3. un Sergio Nenciarini accusato e un Federico Gorbi accusatore di raffiche di denunce e querele (ma le cose non stanno esattamente così); 4. un Raffaele Landi che s’incazza a belva e promette che, se gli rompono le palle, l’Elena Bardelli (peggiore di un tafano molesto) diventerà solo una vera e propria Madre Teresa di Calcutta; 5. una serie di pisquani (cito Braccio di Ferro) che ruotano intorno a Lunardi (si parte da Sandro Cioni e collegàti che, lentamente ma progressivamente, si stanno avvicinando a Piero Lunardi, pur se partiti dal Pd; ma anche altri FdI, tipo Lucio Avvanzo, portavoce in pectore; o il papabile addetto stampa Andrea Neri); 6. infine una fluida maretta di indefiniti/indefinibili.
Ma teniamo presente che, se anche Stefano Agostini è il capogruppo di FdI in consiglio, gli iscritti della Giorgina, a Serravalle, sarebbero (checché ne dicano gli “addetti al senatore”), soltanto 5, come le dita di una mano. E questo chiappo lo si deve a chi ci promette, dal ministero dell’agricoltura, Parmigiano Reggiano, lardo di Colonnata, Chianti (Putto e Gallo), invece di bacocci da uccelli tritati nelle merendine del Mulino Bianco e piattole sfarinate nella Bozza Pratese.

Di tutto ciò che si dice in giro, risultano più o meno confermati (anche per loquace silenzio) le multe e/o (questo è da stabilire) gli avvisi di garanzia di cui si sente parlare. Tanto poi il cadavere verrà a galla…
Per ora divertitevi a leggere la diatriba con i commenti su Facebook, che, a nostro avviso, dovrebbe essere vietato ai politici, ai giudici, agli amministratori in quanto veicolo di mero puttanio istituzionale, anche se generatore di comiche cazzarole.
Un solo baffo di chiusura: è dato di fatto che il Nenciarini non ha denunciato nessuno (Gorbi s’è sbagliato); è dato per certo che le multe per le irregolarità segnalate dal Nenciarini sono state comminate; è altrettanto dato per certo che la prefetta abbia assolto Gorbi da ogni peccato perché – così dice Radio Scarpa – i carabinieri avrebbero sbagliato a staccare le multe o contravvenzioni (incompetenza o furbizia?).
In limine litis, come scrivono gli avvocatoni quando illustrano le cosone per fare confusione nella testa dei giudicioni, l’Italia – e con ciò anche Serravalle Pistoiese – è, di fatto, un immenso casino senza né capo né coda.
E di diritto una dittatura democratica costruita dalla sinistra da Mani Pulite in poi. E fino alla soglia della guerra provocata dai difensori della Costituzione che ripudia la guerra (art. 11).
Che bello, eh? Buon jazz sotto le stelle a tutti.
La domandaccia: Lunardi e Gorbi si parlano ancora o preferiscono comunicare solo per sms?
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
Avanti e indré… Se lo sa la Boldrini dà di sessisti agli italiani del 1940 e seguenti!
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