serravalle. GENIALATE & COLPI BASSI: APPENA BOLOGNINI “IL ROMPI” ANNUNCIA LA FORMAZIONE DI UNA SUA LISTA, PARTE DI COLPO LA “CORSA ALL’ORO” PER LE PROSSIME AMMINISTRATIVE. ED È SUBITO… FIERA
serravalle. GENIALATE & COLPI BASSI: APPENA BOLOGNINI “IL ROMPI” ANNUNCIA LA FORMAZIONE DI UNA SUA LISTA, PARTE DI COLPO LA “CORSA ALL’ORO” PER LE PROSSIME AMMINISTRATIVE. ED È SUBITO… FIERA
Un Comune di fronte alle grandi manovre in attesa del cambio della guardia. Quattro liste che si stanno scaldando i muscoli e un atleta solitario (Daghini) disponibile per una ricollocazione. Tutti i pettegolezzi in cronaca con le mosse del genio della lampada e non solo
«I motivi di questa decisione è semplice: la giunta Lunardi non ha prodotto nessun risultato significativo; piena di rissosità e dedita a una azione di puro galleggiamento. Essa si regge sul ruolo di un vicesindaco che ha sulle spalle tutto il Comune»
SE LA ROCCA È SOLITARIA
VA BUTTATO TUTTO ALL’ARIA!
Ermanno Bolognini detto il rompi
QUALCHE GIORNO fa Ermanno Bolognini aveva annunciato la propria volontà di creare una lista alternativa alla mencia amministrazione di Serravalle, dove per amministrazione intendeva sia la giunta Lunardi che tutta l’opposizione e i partiti appollaiati sul pero in attesa di eventi.
Appena è partita l’idea di Bolognini il rompi, con quel suo mortaretto che nessuno si aspettava, c’è stato uno scossone; come uno shock improvviso all’intestino, che ha immediatamente messo in moto la peristàlsi, ossia – in questo caso – gli strizzoni di corpo improvvisi: diàrroia, in greco – e, in italiano, diarrèa-cacaiola.
Malaparte avrebbe adattato due suoi versi famosi:
Sorge il sole, canta il gallo Bolognini va a cavallo!
Mussolini non si può più dire a Serravalle. Perché sennò la Querci, sì, che ha gli strizzoni in compagnia di Gianfranco Spinelli e Luigia Caferri! Strizzoni anpi per tutti.
Intanto il Bolognini continua imperterrito sulla sua strada di conquista. E sta trascinando dietro di sé i suoi 150 & passa òngari, come un moderno Attila. Torna sull’argomento e scrive il suo proclama-minaccia della lista che si chiamerà Alternativa Democratica:
Partiti, avete fallito! – scrive –. Verso la costituzione di una lista civica di Alternativa Democratica come annunciato sul giornale Linea Libera, è mia intenzione costituire una lista civica che mandi a casa le attuali inefficienti coalizioni.
I motivi di questa decisione è semplice: la giunta Lunardi non ha prodotto nessun risultato significativo; piena di rissosità e dedita a una azione di puro galleggiamento.
Essa si regge sul ruolo di un vicesindaco che ha sulle spalle tutto il Comune. Il sindaco, con la sua delega all’urbanistica, non è riuscito a portare in consiglio nessun atto amministrativo rilevante.
Il fallimento è completo, si è distrutto anche il borgo di Serravalle, portando via la sede del consiglio comunale e spostando l’ufficio tecnico a Masotti.
Cari cittadini, se volete vedere le cose fatte da questa giunta, è semplice: consultate il programma con cui Lunardi e i suoi si sono presentati alle elezioni, e confrontatelo con le cose realizzate. Vedrete che niente è stato fatto.
Verifica di maggioranza o… sontuosa bisteccata alla Castellina?
La stessa verifica di maggioranza, fatta alla Castellina a tavola, si è risolta in una sontuosa bisteccata conviviale, dalla quale è stata però esclusa l’Elena Bardelli.
Questo è il livello dei nostri amministratori. L’opposizione di centro sinistra, nonostante un buon lavoro della Simona Querci, isolata e contestata dal suo stesso partito, si è dimostrata priva di un progetto alternativo di governo. Ha dovuto pensare troppo alla Cava Bruni e al Circolo Arci di Masotti…?
Il Pd è rimasto solo e diviso con una direzione che ormai non rappresenta più nessuno. Siamo al partito dei ricchi dei quartieri bene e rappresenta solo i poteri forti: al popolo? Qualche euro di mancia e basta.
Al suo interno i due vecchi, Mochi e Corsini, che si controllano a vicenda con il fucile in mano e senza scoprire le carte, l’unica cosa che sanno fare è mettere veti sulle persone: perciò vanno avanti con pregiudiziali verso chi non ritengono vicino alle loro posizioni e ai loro interessi.
In questo quadro ci pare giusto e ancor più indispensabile costruire un gruppo di persone che mirino al buon governo del Comune: e il nostro impegno è rivolto a quest’unico obiettivo.
Discorso limpido e chiaro, il programma di Bolognini il rompi corrisponde a una dichiarazione di guerra a tutti. È per questo che il mosto (un po’ invecchiato) delle altre botti ha iniziato a fermentare: da vedere se poi bollirà a dovere o finirà in aceto poco dopo avere iniziato a fumare e a svaporare.
Nel partito lo chiamano il genio della lampada?
Pettegolezzi? Tanti & divertenti. Il primo cade sul genio della lampada (come sembra che sia chiamato, in gergo interno, il senatore La Pietra) impegnatissimo nella campagna elettorale della Irene Gori in Regione, quanto distaccato dalla storia di Serravalle, completamente delegata alla sorella Patrizia, colonna di sostegno di Lunardi, e mentre la Lega si adagia sull’idea di reclamizzare un Giovanelli Docg, vendemmia 2017, da lanciare, con nuova etichetta, in séguito, come sindaco su Serravalle.
Su FdI incombono, inoltre, diversi problemini, però. Una decisione da prendere sull’Elena Bardelli: farla fuori o no?. Il genio della lampada vacilla e non sa che pesci prendere lungo la Stella: anche perché la Bardelli è piccina, ma è un chiodino che, come una semenzina di quelle che una volta si mettevano sulle risuolature – non si chioda in nessun modo…
Tornando a Bolognini il rompi, non si deve tacere che almeno una parte della sinistra Pd dissidente lo ha già contattato: degli esiti non si sa assolutamente nulla, ma l’incontro ravvicinato di terzo tipo c’è stato eccome.
Antonio Tabarin. E lui chi è? Il genio del lampadario?
Diversa la situazione dell’amico Piero Lunardi che, se una qualche chance di civismo con Renzò le Mokó poteva averla fino a qualche giorno fa, ora che il gattone artiglioso, con cui di solito va a caccia, invece di cantare la famosa canzone Addio tabarin, sembra avere scelto di lanciare proprio il Tabarin (ma Antonio) in quota Italia Viva per le prossime amministrative (del resto il Tabarin, con Renzò era andato fino in Olanda, ai tempi delle Rocchine), ora che si verifica questa situazione, il possibile muro a retta a sinistra, per il Lunardi, si è infragilito. E, oltre a questo, la destra del genio della lampada e di Sonia Pira, trattata non bene al momento inutile dell’inutile formazione del gruppo FdI, correrà per suo conto indebolendo il sindaco.
Scenario possibile? Da Sala Giochi Shangai cinese per ludopatici. Quattro liste in arrivo, almeno a questo punto:
Roberto Daghini. Lui balla da solo
Pd – al momento indefinito/indefinibile Italia Viva di Antonio Tabarin, sorretto dal gattone di Castellina con officina in via Gora e Barba[bie]tole Lega di Cristiano Giovannelli Docg Alternativa Democratica di Bolognini il rompi Corre da solo Roberto Daghini – che non mi ha mai detto grazie per avergli ritrovato la Sol Cittone…
Si può giocare fino a 50 € a botta e vediamo cosa esce domani su Il giornale di Pistoia. Buon divertimento!