sistema marcio. GENTILI SIGNORI PROGRESSISTI & LEGALITARI, CATTOLICI & MISTICI: MA PERCHÉ DOVREI FIDARMI DI VOI CON CIECA OBBEDIENZA?

Sia don Manone-Bardellopulos, sia Marco Okkione Mazzantopulos – il primo dalla chiesa più sinistrese, ma demo-scristiana, di ispirazione don-garginiana/Casermette; l’altro dalla chiesa della Casa del Popolo di Quarrata – sputano entrambi sui fascisti (ci mancherebbe che non lo facessero!); e magari anche don Manone, come la giunta quarratina, è iscritto all’Anpi: ma, alla prova dei fatti, fanno come Salvini

 

Marco Mazzanti 1

Marco Mazzanti 2

Marco Mazzanti 3

Marco Mazzanti 4

Marco Mazzanti 5

Marco Mazzanti 6

Marco Mazzanti 7

Marco Mazzanti 8

Luigi Egidio Bardelli 1

Luigi Egidio Bardelli 2

Luigi Egidio Bardelli 3

Luigi Egidio Bardelli 4

Antologia del «Fo come mi pare». Mazzanti alla Màgia, Bardelli al Memorial Moreno Vannucci. Foto tratte da Tvl-Tv Pistoia Libera

 

IL MARCHESE DEL GRILLO DISSE BENE:

«IO SO’ IO, MA VOI NON SIETE UN. . .  PÈNE!»

 


 

Sulla bandiera di Quarrata un Occhione ci sarebbe stato bene…

 

UN LETTORE molto affezionato, che tiene sott’occhio tutta la provincia – lo ringrazio, ma senza farne il nome o altrimenti la mafia/massoneria/stupidità pistoiese me lo epura in 12 ore –, da qualche giorno fa a ieri sera mi ha inviato le foto che potete vedere in bella mostra.

Il comportamento dei personaggi che vi compaiono, è esattamente lo stesso, anche se provengono da due formazioni politico-ideologiche (solo apparentemente) antitetiche.

Da una parte abbiamo il sindaco Mazzanti, un campione di ascendenza sinistra; dall’altra brilla l’abate Manone (don Luigi Egidio Bardelli, il cavaliere della luce) padrone di Tvl che, con Tvl, l’Aias, l’Apr, la Maria Assunta in Cielo di don Pancaldo & C., ha campato una vita intera ed è passato indenne attraverso tutti i cavalli di Frisia possibili e immaginabili da quando era procuratore capo Giuseppe Manchia, il centenario, ad oggi.

Il Mazzanti sgalletta con i suoi occhioni pieni di meraviglia aperti sul mondo (e lui l’ha visto bello, perché ha sempre fatto come gli è parso e fa il sindaco giocando a burraco…); e don Manone si presenta, dalla sua Tv a chilometro zero, ai vecchini pistoiesi secondo uno schema, direi, manzoniano da Ermengarda, quando la sposa ripudiata da Carlo Magno esclama, poco prima di tirare le cuoia, Parlatemi di dio: sento ch’Ei giunge e poco dopo inizia il famoso Sparsa le trecce morbide | sull’affannoso petto

Don Luigi predica per Tvl dal giardino dell’Eden di casa sua

Don Manone ci imbonisce dalla sua Tvl e ci invita ad essere morali, papalini e timorosi di dio. Tutte qualità che – mi rincresce – mi sembra che costui non abbia; e soprattutto non pratichi in alcun modo. Direi che, più che somigliare a Pietro da Morrone (Celestino V) Bardellopulos, con la sua azienda familiare in etere, è un piccolo Berlusca locale di piccolissimo cabotaggio: una barchetta a remi. Nondimeno ossequiato da tutti perché tutti credono che vivere ed esistere sia (a Pistoia) comparire in Tvl. Alla salute!

Sia don Manone-Bardellopulos, sia Marco Okkione Mazzantòpulos – il primo dalla chiesa più sinistrese, ma demo-scristiana, di ispirazione don-garginiana/Casermette; l’altro dalla chiesa della Casa del Popolo di Quarrata – sputano entrambi sui fascisti (ci mancherebbe che non lo facessero!); e magari anche don Manone, come la giunta quarratina, è iscritto all’Anpi: ma, alla prova dei fatti, fanno come Salvini.

Per essere chiari ne dicono male offendendo se stessi: lui va in giro smascherato, loro fanno altrettanto e se ne fottono delle regole, perché – come dicono i pistoiesi – c’è chi pòle e chi ’un pole: e loro pòleno. Salvini ha il rosario e don Manone il Vangelo. Mazzantòpulos, che ha più fede nel Parco Verde, porta invece con sé la bandiera di Quarrata. I simboli ci sono tutti.

Oltre le parole il Mazzanti fa come vòle. Mazzanti e Bardelli sono come gemelli…

Il primo cittadino della decaduta Città del Mobile, per onorare la Maria Elena Boschi al San Pietro degli Olmi, s’era pure incazzato con il nostro Alessandro Romiti, che richiamava all’ordine tutte le forze dell’ordine che non ordinavano un cazzo (dalla polizia di stato ai vigili dell’illuminato comandante Marco Bai – rileggetevi queste cose e meditateci su).

Don Manone ci dice come votare per entrare nel regno dei cieli: in cui io non voglio andare se la Gerusalemme Celeste e il paradiso sono l’immagine del Vatic-ano, da Becciu ai pedofili, ai Bertoni cardinali con attici da mezzo chilometro quadro a spese delle donazioni all’ospedale del Bambin Gesù.

Loro fanno come cazzo gli pare e nessuno gli dice niente: anche se questo articolo lo mando pure al signor prefetto Gerlando Iorio, il convitato di pietra del governo a Pistoia, con la viva preghiera di provvedere alla bisogna secondo giustizia – che in Italia è quella di Palla-Amara, come Cozza Amara…

L’avv. Francesca Marini. Buon per lei che difende la legalità del Mazzantòpulos!

A Pistoia don Manone, direttore di se stesso, ci rompe le palline con le prediche sane mentre razzola male. A Quarrata, il sindaco del secondo Comune della provincia con 26mila abitanti, non sa che pesce prendere né con lo sventurato danneggiatore seriale delle auto né con le leggi che dovrebbero essere la base del suo mandato.

La dott.ssa Grazia Razzino, segretaria generale, persegue severamente i corrotti…

Ma la Francesca Marini, avvocata e responsabile della legalità, che cazzo fa? E la Grazia Razzino, arrivata da pochino e apice amministrativo del Comune nonché responsabile dell’anticorruzione, sta a Quarrata solo per tirare le carducciane quattro paghe per il lesso? Non è un po’ poco per un segretario che paghiamo a peso d’oro?

E io dovrei essere politicamente corretto e contento di vedere che chi ci fa le prediche sull’igiene soffre di rogna e di scrofola inveterata?

Caro prefetto, si svegli, per favore! Ogni giorno che passa, fra [in]controllati e s-controllori mi fate vergognare di essere italiano!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
Esiste ancora, vero, l’art. 21?

 

Cattolici e comunisti sono solo vesciche piene d’aria.
Don Manone smetta di dare buoni consigli. Il Mazzanti faccia davvero il sindaco e non l’oste alla Màgia e al San Pietro.
Applichi e faccia applicare le leggi; chieda scusa per le sue strutture tecniche vergognosamente incapaci; e riporti l’ordine sulle colline del Montalbano.
Anche perché non può fare solo passerelle alle feste dei vecchietti in nozze d’oro alla Màgia – un altro bel chiappo della sinistra democratica e progressista locale!


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