
PISTOIA. È in corso in questi giorni la protesta dei dipendenti delle province. A tale proposito l’Ufficio Cultura della Provincia di Pistoia scrive:
– Lavoriamo da 25 anni per valorizzare e promuovere i beni e le attività culturali del nostro territorio, anche facendo rete con i comuni e la Regione ; oggi possiamo dire con orgoglio di aver messo in piedi un sistema bibliotecario e una rete museale che funzionano, che danno concreti servizi ai cittadini, che incrementano le presenze turistiche anche nelle zone più marginali dell’area.
– Per far questo abbiamo chiesto, ottenuto e speso bene risorse europee, statali e regionali che ammontano a svariati milioni di euro, che sono serviti a restaurare e valorizzare musei, beni culturali, itinerari turistici: con queste risorse abbiamo dato lavoro a centinaia di imprese, locali e non; abbiamo contrastato il degrado sociale; abbiamo consolidato il senso di appartenenza alla comunità; ora abbiamo un patrimonio di beni e di servizi che stiamo mettendo a valore;
– Infatti, per limitarci agli ultimi 3 anni, abbiamo organizzato e gestito l’apertura degli archivi storici dei comuni; il servizio di bibliotecario di rete; il servizio di Bus-siamo al Museo, che ha portato nei musei del territorio quasi 18.000 studenti; abbiamo realizzato oltre 300 eventi di qualità abbinati a percorsi culturali, turistici, enogastronomici, che hanno avuto un ritorno diretto sull’economia locale (alberghi, ristoranti, bar, agriturismi ecc.)

Nei prossimi mesi l’Ufficio Cultura dovrà gestire:
- – 2.663 ragazzi in gita nei musei della provincia (divisi in 86 classi) già prenotati da febbraio a giugno 2015;
- – 1.550 prenotazioni all’Ecomuseo della Montagna pistoiese, un sistema museale creato e gestito direttamente dalla Provincia, che dal 2007 ad oggi ha portato nei musei della Montagna Pistoiese 65.076 visitatori, per un totale di ca. 180.000 presenze;
- – Dobbiamo finire di spendere e rendicontare entro il 2015 oltre 900.000 euro di progetti in parte conclusi, in parte da chiudere, grazie ai quali diverse imprese hanno potuto lavorare e mangiare grazie alla cultura in questi anni; in proposito si sottolinea che solo nell’ultimo anno sono circa 360 le aziende, istituzioni culturali, associazioni, artisti, professionisti ecc. che hanno lavorato e collaborato con noi per realizzare le nostre iniziative.
Il blocco dei servizi non giova a nessuno, non ai cittadini e tantomeno a chi si candiderà alle prossime elezioni amministrative. Quindi consentiteci di lavorare e almeno di portare in fondo le cose ad oggi avviate.
I dipendenti dell’Ufficio Cultura
della Provincia di Pistoia
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Questa mattina sono stata al presidio dei dipendenti della Provincia.
Sul piano politico è stato un momento importante,nel corso del quale è drammaticamente emersa l’imperizia con cui tutta la riforma è stata affrontata (e certo non governata).
Si è proceduto x slogan,con l’accetta,assumendo decisioni che si ripercuoteranno con virulenza non solo sui tanti dipendenti(e sarebbe già sufficiente),ma anche sui cittadini cui verrebbero a mancare servizi essenziali ed importanti,se sulle deleghe restasse a lungo incertezza
In molti ci stiamo attivando -ognuno con i propri mezzi- per limitare i danni.
Sul piano umano,lasciatemelo dire,è stata una grande emozione.È bello sentire la stima,l’affetto e il riconoscimento di quel poco che ho potuto fare,ad oltre due anni e mezzo dalla fine della mia esperienza amministrativa.
Vivaddio,la politica è cervello,ma anche coscienza…
(Ah,state sereni:non è propaganda elettorale,perché non sono candidata né ho intenzione di farlo!)
Chiara Innocenti (da fb)
perchè si deve sempre reclamare dopo che si sono verificati gli eventi?
eppure cara chiara tutto questo è avvenuto sotto la dirigenza Renzi o vogliamo dare la colpa a Berlisconi…….per me è indifferente però quello che penso lo voglio comunque esprimere come sempre questi enti come i Comuni e le Province sono quelli più vicini al territorio se volevamo effettivamente fare un risparmio in soldini dovevano essere abolite le REGIONI grandissimo carrozzone inutile vedi i risultati ottenuti sino ad oggi
Ed io invece, come ex regionale di lungo corso (oltre 22 anni) e fresco di pensionamento, devo dire, pur essendo quasi sempre criticissimo verso gli amministratori della Regione (Enrico Rossi in primis, ma anche certi alti papaveri della dirigenza), che la Regione come istituzione sarebbe un ente sicuramente indispensabile. Il problema, della Regione, delle Province, come di tutto, non è se sono utili o inutili carrozzoni; è se si vuole veramente che funzionino o no, o se devono essere semplicemente il ricettacolo di qualche trombato o grigio burocrate dell’apparato, come ormai capita di frequente in Italia. Se si fanno le riforme senza sapere cosa si vuole riformare, senza sapere come si vogliono eventualmente redistribuire le deleghe, con quali finanziamenti si vogliano portare avanti i vari programmi, ma solo per cercare una stupida visibilità mediatica fine a sè stessa, è chiaro che tutto, alla fine, sembrerà un inutile e dispersivo, “carrozzone”; ma la colpa non può essere certamente ascritta al carrozzone, bensì a chi lo guida.
Piero
allora precisiamo piero, il mio giudizio è che sono due enti simili, solo che le provincie sono enti molto più vicini al territorio e io sono per la capillarità dei servizi, non credo nelle grandi province metropolitane, pertanto eliminando le Regioni e lasciando le provincie avremo enti più vicini al territorio poi giustamente come tu dici chi le guida se non capace li riduce a carrozzoni inutili, da conti fatti avremmo un risparmio in fatto di spesa e la capillarità nel territorio.