In realtà, purtroppo, in vacanza ci siamo da oggi fino ad ottobre. Ci saranno la Nazionale, le voci di corridoio, le conferme e gli addii, i primi rumors di mercato, arriveranno le conferenze stampa di presentazione di progetti e nuovi volti, ma il rito della domenica è sospeso fino alle prime amichevoli di fine agosto. Ho visto e letto tanta malinconia per un anno, una squadra, uno staff tecnico che saranno impossibili da dimenticare.
Si è chiuso un anno pieno di divertimento. Lasciamo stare i record, i traguardi storici, il confronto tra i gironi di andata e di ritorno, lasciamo stare quello che è stato, quello che poteva essere ed è stato fatto o non fatto, questa stagione è stata un’altalena di emozioni con la costante di un gran divertimento.
Non sarà facile ripetersi, non solo sul piano del risultato finale ma proprio per il feeling che si è creato con questi ragazzi. Qualcuno probabilmente resterà, molti ci saluteranno, certamente un immenso in bocca al lupo andrà fatto a tutti. Esposito, nella conferenza stampa di fine partita, ha avuto parole di ringraziamento per tutti, dalla società allo staff fino alla città ed anche alla stampa, idealmente mi ci unisco anche io perché da tempo non provavo emozioni del genere. Grazie di cuore.
Il nostro Preston ha avuto talento da vendere nel trovare il canestro del momentaneo vantaggio, ma ha palesato tutti i nostri limiti in termini di in esperienza perché, pur potendo gestire il cronometro fino alla sirena, ha finito per concedere troppi secondi di gioco agli avversari per trovare il supplementare.
Avellino ha avuto la freddezza e la forza di non cercare il tiro della disperazione, ma ha dimostrato la propria forza nell’utilizzare i tre secondi e mezzo rimasti per trovare un buon mismatch in post basso dalla rimessa, con tanto di tiro e seguente tap-in che ci ha costretto all’overtime.
Giocatori meno esperti avrebbero cercato la tripla, una squadra che sa di che pasta è fatta non si è fatta prendere dall’emozione e con calma, assieme a quel tot di fortuna che aiuta gli audaci, ha portato a casa la vittoria al 45esimo.
Una partita bellissima lo stesso, con i nostri che finalmente hanno venduto cara la pelle e sono usciti tra gli applausi convinti del PalaCarrara. Una sfida piena di buone cose, dove alla fine “mancò fortuna non mancò valore”, per citare El Alamein.
Certo, sono mancati sicuramente qualche punto percentuale al tiro e qualche fischio amico, ma Avellino alla fine ha semplicemente imposto la legge del più forte, e si è candidata seriamente a sparigliare le carte in ottica tricolore. Staremo a vedere.
Sabato gli amici di Bottegone si giocano invece la permanenza in B in una gara 5 dal sapore drammatico contro Livorno. Chi ama la pallacanestro non può mancare, l’appuntamento è per le ore 21.15.
[Luca Cipriani]
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