Menzione d’onore per Preston Knowles, a cui sarebbe servito il periscopio per riuscire a guardare Pittman negli occhi ma che non si è certo tirato indietro. Tornato a vestire i panni del folletto tutto genio e sregolatezza, ne ha insaccati venti di pura energia e talento cristallino. Per non parlare del Moorino in versione guerriero, nonostante sia sceso in campo con qualche fastidio al ginocchio ha riconquistato il suo ruolo di leader naturale, giocando meno nervoso e con grande costanza.
Una squadra che ha totalizzato 93 di valutazione complessiva contro il misero 70 dei bolognesi, con un secondo quarto che, come parziale, è valso un 33 a 5 per i nostri beniamini, dato che racconta meglio di qualsiasi altra cifra dieci minuti sostanzialmente perfetti. Le citazioni potrebbero continuare, finalmente tutti gli effettivi hanno davvero convinto.
I nostri hanno catturato 30 rimbalzi, contro i 33 di Bologna, che è la migliore squadra della lega in questo specifico fondamentale. Butti un occhio sul referto di fine partita e vedi che, dei nostri 30 rimbalzi, ben 23 sono stati catturati dalle riserve. Non fai a tempo a pensare che il dato sia drogato dal fatto che Kirk è partito dalla panchina che ti accorgi che il bravo Alex ne ha presi solo 5, pertanto anche considerando il messicano tra i titolari emerge che le seconde linee biancorosse sono riuscite a collezionare 18 dei 30 rimbalzi totali. Un dato assolutamente clamoroso, a maggior ragione perché tornano in mente le parole di Vincenzino nella conferenza di sabato mattina, quando il coach ha chiesto una particolare attenzione sotto canestro. Si capisce, dunque, che i ragazzi sono davvero sul pezzo e sono tutti col coach, al di là della vittoria o della sconfitta.
Si dice che Blackshear non segni molto ed è difficile negarlo, però quando si scorrono i dati balza agli occhi che Wayne contro Bologna è stato il migliore nella capacità di subire fallo. In una partita in cui i tre grigi hanno lasciato picchiare è riuscito a collezionarne ben 5, un bottino non banale su una voce che ha un peso specifico nell’economia di ogni partita. Avanti così, tornerà ad allargarsi anche il canestro.
Ora, tutto può succedere, ma certamente non è ipotizzabile che la coppia di lunghi titolare possa essere composta da Olek e Marcus, perché mancherebbe il centrone di ruolo. Già Kirk ha fatto spesso fatica proprio perché mancava il suo compagno naturale accanto, quel cosiddetto “4 più” che sarebbe stato Marcus e che avrebbe potuto ben controbilanciare quel “5 meno“ che è Alex. Impensabile che il polacco e Thornton possano coesistere. Tutto è comunque molto prematuro, arriverà il momento del mercato.
Adesso è necessario piuttosto concentrarsi sul posticipo di lunedì a Venezia. I bene informati raccontano di una squadra piena di acciacchi fisici, con Phil Goss e Josh Owens in dubbio per la partita. Difficile dire se coach De Raffaele racconti il vero o abbia preso spunto da qualche collega per un po’ di sana pretattica, a ben vedere non cambia nemmeno molto. Venezia è infatti composta da undici giocatori veri, che sarebbero titolari in quasi tutti i quintetti base d’Italia. Una squadra con un roster da primissimi posti, dunque, che fino ad oggi ha innegabilmente deluso le aspettative. Non sarà una passeggiata di salute ma giocheremo 5 contro 5 e sarà necessario lo smalto migliore.
Il campionato è strano, la quota salvezza, tradizionalmente indicata nei venti punti, si è alzata. A tre giornate dal termine abbiamo Torino a quota 18 e ben tre squadre sopra di soli due punti. Questo campionato, salvo qualche rara eccezione, è un torneo dove in ogni partita può uscire fuori un risultato a sorpresa.
Un motivo in più per esser fieri dei ragazzi per la straordinaria stagione fin qui disputata e per salire in laguna a provarci. Forza ragazzi, prendiamoci anche questa.
[Luca Cipriani]
Sostenete questo quotidiano con un piccolo contributo attraverso bonifico intestato a
«Linee Stampalibera» Iban IT64H0306913834100000008677 su Intesa San Paolo Spa - Pistoia. Riceverete informazioni senza censure!
Molto spesso sig. Cipriani, sono stata in totale accordo sulle sue considerazioni e i sui articoli, ma su una cosa credo che lei abbia esagerato definire Moore il miglior play del campionato.
Si ricorda la Juve quando sostitui Platini con Marino Magrin e poi Zavarov, noi abbiamo sostituito Wanamaker con Hall e Moore è stata la stessa cosa; si guardi le cifre di Moore (42% – 24% – 67% 10 val.) mi sembrano abbastanza modeste per un americano o no?
Saluti
Gentile Sig.ra Emanuela, in verità, almeno per quello che riguarda quest’ultima partita, credo abbia ragione da vendere. Avrei fatto meglio a citare i dati di Ariel Filloy, non ancora al top ma in netta ripresa. Le confesso un debole per Ronald, ma certo contro Bologna non è stato tra i migliori in campo.