
PISTOIA. Ho il piacere di conoscere due donne meravigliose, a cui ormai sono legato da profonda stima ed amicizia, che sono fedelissime abbonate di gradinata e che festeggiano il compleanno ogni 10 settembre. Quest’anno, come mio personalissimo regalo, voglio spingermi a prometter loro un ospite d’onore in occasione del brindisi sulla Sala. Un ospite d’onore da far venire a sorpresa, magari con la complicità di Petrucci o Civinini.
Un giocatore certamente belloccio, ma di quelli che tanto piacciono trasversalmente anche agli amici delle festeggiate e senza distinzioni di genere, per la proverbiale confidenza con il canestro dimostrata in carriera. Il ragazzo della via Gluck, mi piace soprannominarlo così, seppur a stelle e strisce.
Fantasie? Certamente sì, ma del resto non è periodo di notizie ufficiali ed allora si può solo provare ad accennare le strategie di mercato che vengono sussurrate dai bene informati. Vero, ogni americano che si rispetti ragiona in termini di “Money in the Bank” anche senza necessariamente essere appassionato di wrestling. Tuttavia gli Usa, soprattutto quelli che ormai conoscono il campionato italiano da qualche tempo, non sono bischeri e sanno capire.
Magari vedono Wanamaker prendere tre ciotole di riso a Pistoia, per poi spiccare il volo e prendere prima dieci, poi quasi venti volte tanto a stagione. Magari vedono Alex Kirk fare l’idolo del PalaCarrara per un campionato, per poi passare all’incasso strappando un ingaggio 4-5 volte superiore.
Magari leggono quello che scrivono sull’ambiente tutti quelli passati in zona. Se poi il ragazzo in questione non esce da una stagione tra le sue migliori, magari cambia strategia ed invece di ottenere “money in the bank” ragiona in termini di rilancio e prospettiva.
Magari quei 130mila offerti in prima battuta possono salire subito a 150mila, perché la stagione non è ricca ma forse è anche finita l’era delle nozze coi fichi secchi. La distanza non è più siderale, insomma, ci vuole pazienza e fortuna. La prima è la capacità di Stilli – o Iozzelli se preferite, o la dirigenza, la questione probabilmente esiste ma non mi appassiona – di saper convincere e portare a casa un’operazione che sarebbe talmente clamorosa da far riaprire la campagna abbonamenti.
La fortuna invece è quella variabile fuori controllo per cui se nel frattempo arriva il terzo incomodo con un’offerta decisamente più sostanziosa per lo Usa, tutta la trattativa andrà a farsi benedire.
Ci vuole un colpo alla Kirk, insomma. Vincenzo ci raccontò che arrivammo a prenderlo per una serie di colpi di fortuna che avevano prodotto la situazione imprevedibile per cui sia Alex che Wayne fossero a spasso ad estate inoltrata. Per un ulteriore colpo di fortuna il procuratore diventò lo stesso per entrambi e confezionò alla dirigenza un pacchetto ad un prezzo irrinunciabile.
Del resto la quantità industriale di variabili in un mercato è nota, non vi nascondo che nei tempi fisiologici tra la stesura del pezzo e la sua pubblicazione ho sempre il timore possa succedere qualcosa che rende l’articolo già vecchio, staremo a vedere sperando nel meglio.
Dato che le qualità difensive non sono in discussione, sarebbe molto semplice puntare di nuovo su Blackshear. Staremo a vedere. Il ragazzo gode della stima del coach e deve ancora dimostrare tutto il suo potenziale, un primo anno di ambientamento può essere considerato fisiologico, personalmente sarei felice di vederlo nuovamente in biancorosso.
Infine, la partenza di Luca Severini – sceso a farsi le ossa in LegaDue – unita alla volontà di garantire un’effettiva rotazione a nove giocatori costituiscono le condizioni ideali per il ritorno nel biancorosso dei poveri di Daniele Magro.
Se confermato, poco da commentare. Severini, infatti, fa parte di quella nicchia di giocatori che faranno grandissime cose in carriera, ma che per adesso non possono reggere il campo nella massima serie, dunque il ritorno di Danielone non può che esser salutato con favore. Spero di potergli dare il bentornato a breve.
Ultimissima chicca, se vi capita di passare dall’Alibabar noterete che è stato posto una specie di sipario che impedisce l’accesso e la visuale del campo dalla zona ristoro del bar. Se chiedete a Mizio vi dice che serve a trattenere l’aria condizionata al bancone e c’è da credergli. Se chiedete anche ad un esponente del Consorzio, vi sussurrerà che, tolto il sipario, ci sarà da alzare il naso all’insù e da provare un grande stupore per un bellissimo regalo. Appena esce ufficialmente la notizia ve la racconto anche io.
[Luca Cipriani]
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