
AGLIANA. Il comune aglianese è noto a questi schermi per la sua conclamata e costante opacità: tutti sapevano che con l’arrivo del Foia (Freedom of Information Act) era obbligatorio a tutte le pubbliche amministrazioni e dal primo giorno del corrente anno, attuare le linee guida di implementazione della trasparenza con la massima agevolazione alla consultazione degli atti. Per tutti i cittadini e con massima facilitazione.
Non importa alla giunta che la cittadinanza abbia pienezza delle prerogative assegnate da Bruxelles all’unione europea. Agliana è là, nella piana, e il Segretario Generale del Comune, Dott.ssa Donatella D’Amico, non si preoccupa certo di queste sciocchezze.
Il bollettino ufficiale della Repubblica, forse non le viene recapitato e il suo carico di lavoro è tale da non permetterle di consultare le notizie del Ministero e dell’Autorità Anticorruzione, disponibili sul web.
I consiglieri di opposizione, vorranno perdonarci: loro hanno già molte contestazioni da proporre alla Giunta comunale e ci dispiace tornare a sollecitarli con questa sgradevole notizia, per una utile azione di sollecito che pare divenire una emergenza etica. Non importa che vadano a protestare dal Presidente del Consiglio Nerozzi: lui è uomo di pace e ricerca la quiete.
L’ufficio del Segretario Generale comunale è al terzo piano a sinistra in fondo al corridoio e il suo emolumento annuo è pubblicato in linea: sfiora i centomila euro annui con i premi e gli arrotondamenti. Andatevèlo a vedere.
Dunque, buon lavoro a tutti.
[Alessandro Romiti]
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3 thoughts on “trasparenza negata. AGLIANA COME CENERENTOLA”