TRASPORTO DISABILI: SE NE OCCUPERÀ IL CONSIGLIO COMUNALE

Problemi per i non autosufficienti
Disabili. Il Consiglio Comunale si è impegnato

PISTOIA. Il Consiglio Comunale di ieri, 26 gennaio, ha affrontato anche un altro tema che non esiterei a definire scottante: quello del probabile licenziamento di Massimo Bianchi-Loppa e del suo partner, Lurci-Bracco, a séguito del passaggio del trasporto-disabili dall’Apr/Bardelli-Maic Maria Assunta in Cielo, a stock e dietro bando dell’Asl 3, alla cordata Misericordia & C, Croce Rossa di Quarrata compresa.

Ne abbiamo parlato a sufficienza. Ci siamo tornati anche ieri (vedi), ma quello che è stato interessante è il fatto che, con la comunicazione del Consigliere Andrea Betti, questo tema è diventato un vero e proprio “affare di Consiglio”.

Nei patti e nelle regole di bando, infatti, il vincitore della gara per l’aggiudicazione del trasporto era tenuto a riassorbire il personale proveniente dell’Apr/Bardelli: quindi Loppa e Bracco. Poi la Misericordia si è messa fare le bizze. Lo faremo, il servizio – ha detto –, utilizzando volontari.

Betti ha spiegato questo al Consiglio in seduta e, dinanzi alla paventata possibilità che la Mise facesse svolgere il servizio non a personale stabile e inquadrato, ma a “precari di buona volontà a ore”, c’è stata – così riferisce Betti – una sorta di levata di scudi.

Il consigliere Andrea Betti
Il consigliere Andrea Betti

«Ormai – sottolinea Betti – in questa “estesa democrazia del futuro”, i lavoratori non hanno più alcun diritto e, anzi, devono perfino rinunciare anche a quelli su cui potevano contare finora. Ma che si dovesse assistere al fenomeno per cui, al posto di personale assunto, si muovano dei semplici volontari, è assolutamente inammissibile e inaccettabile sotto ogni profilo».

Oltretutto non c’è un pistoiese che, a questo punto, non abbia capito cosa succederebbe a Loppa e Bracco, se questa linea deregolamentata e liberista dovesse passare: alla fine potrebbero fare così anche gli stessi vivai.

Maggioranza e opposizione si sono trovate d’accordo: accedere agli atti del concorso Asl 3, verificare le regole e le clausole imperative connesse al servizio, e, come città (il Consiglio è, infatti, la città), intervenire e premere perché gli accordi siano rigorosamente e doverosamente rispettati.

Così si è espressa anche Anna Maria Celesti (Fi) e così pure – ci ha detto Betti – Paolo Lattari.

Il nostro auspicio è che questa linea “cittadina” raggiunga lo scopo e metta in sicurezza due lavoratori che, dai democratici tagli della sanità toscana e dai ridimensionamenti dell’Asl 3, alla fine altro non avrebbero che da perdere. Tutto.

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