trivelle. NOLIGNI (GD): «VOTIAMO, MA NESSUNA INDICAZIONE!»

Valentina Noligni, dalla sinistra nostalgica (Cuperlo) alla nostalgia renziana del Berlusca?
Valentina Noligni, segretaria Gd e Assessore al comune di Agliana

AGLIANA. Manca meno di una settimana al referendum abrogativo ‘stop trivelle’: domenica 17 aprile si vota per cancellare la norma che consente, alle società già titolari di concessioni petrolifere, di estrarre idrocarburi entro le 12 miglia dalle coste italiane senza limiti di tempo.

Il testo del quesito è il seguente: «Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?».

Abbiamo sentito Valentina Noligni, segretaria provinciale dei Giovani Democratici e assessore ai lavori pubblici del Comune di Agliana, per alcune domande, alla “Linee Future”.

D – La trivellopoli lucana, lo scandalo cioè che ha portato alle dimissioni di Federica Guida, con le marchette a Shell e Total (rivendicate da Renzi), dà l’immagine di un Pd schiacciato sulla lobby dei petrolieri e impossibilitato a governare nell’interesse del paese. È così?

Il rottamatore e leader dei petrolieri
Il rottamatore e leader dei petrolieri

R – No, mi sembra eccessivo e riduttivo: il Pd è il partito di Governo e ha la responsabilità di fare delle scelte chiare e portarle avanti. La Guidi ha sbagliato e ha fatto bene a dimettersi. Non vedo come si può dire che il Pd è asservito alle lobby: ha fatto una scelta politica ritenendola strategica.

D – Quale è la linea dei Giovani Democratici, almeno in Toscana?

R – La linea è che si vada a votare, senza indicazioni. No all’astensione e sì ad un voto informato.

D – Ma i Giovani Democratici pistoiesi non sembra abbiano fatto o stiano facendo questa grande campagna di informazione a favore del voto informato…

R – A Pistoia non abbiamo fatto iniziative per l’impegno congressuale: prima provinciale, poi regionale e infine nazionale. Sfruttiamo però iniziative dei colleghi: venerdì ad esempio c’è stato un dibattito a Firenze, organizzato dai Gd, con Valdo Spini, del circolo Fratelli Rosselli, la ecoDem Susanna Cenni e un esponente degli “Ottimisit e Razionalisti” (il comitato nazionale dell’astensione – n.d.r.).

Dibattito Gd sulle trivelle
Dibattito Gd sulle trivelle

D – Con il debito pubblico che ci troviamo, separare il referendum dalle amministrative dà l’idea di un classico boicottaggio, no?

R – Non penso sia un boicottaggio, poteva essere auspicabile l’accorpamento, ma è importante che il tema rimanga quello dell’energia, non confonderlo con altre questioni. La norma oggetto di referendum è nata in un contesto energetico totalmente diverso, con il prezzo del petrolio a 100 $ al barile, non si può banalizzare con un sì o con un no. Ci sono tanti fattori da prendere in considerazione. Per noi Gd la difesa dell’ambiente coniugata con lo sviluppo è e rimane un valore.

D – Meno male, però il referendum sulla ripubblicizzazione del servizio idrico sembra sia stato messo da parte anche dalle giovanili del Pd.

R – L’esito di quel referendum va rispettato, senza dimenticare che c’è tanta strada per metterlo in atto. Il comune di Agliana ad esempio è socio di Publiacqua allo 0,06%. Comunque non direi messo da parte.

Ad onor del vero abbiamo apprezzato la disponibilità della giovane democratica, per quanto non ci sia sfuggita una certa timidezza a lasciarsi andare fino in fondo sulle trivelle e sul 17 aprile. Una timidezza, tuttavia, che, sempre in merito al quesito referendario e in misura molto maggiore, si respira nel Pd pistoiese a tutti i livelli. Notevole il fatto che nella città del dialogo, l’allora frequentatore del circolo fiorentino Fratelli Rosselli e oggi primo cittadino, non abbia ancora speso chiare parole o ragionamenti sulle trivelle e sul 17 aprile…

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