
MONTECATINI. La domanda era semplice: In che termini state discutendo di Unione dei comuni? È possibile far entrare i cittadini nel processo decisionale? Perché non fate chiarezza sulla differenza tra Unione e Fusione?
La risposta del vice sindaco Rucco invece è un volo pindarico sulla politica nazionale, tra l’altro con pesanti critiche al proprio governo Pd. Si parte con l’ammissione che Unione e Fusione, non sono la stessa cosa, come i giornali e alcuni sindaci stanno cercando di far credere ai cittadini.
Per il resto, in continua difficoltà, il vice sindaco ammette nell’ordine che l’unione dei comuni comporterà un nuovo ente e quindi nuovi costi, che le Ato (create dal governo di centrosinistra) sono inutili, che le città metropolitane, volute da Renzi, sono pericolose, che la fusione è una bella idea ma troppo radicale (forse perché comporta le dimissioni ti tutti i politici dai consigli, giunte e dei sindaci stessi), che loro sono liberi di decidere su progetti radicali perché sono stati votati e ciliegina sulla torta che non ci si può fidare dei cittadini quando si parla di decisioni serie.
Il M5S non si presta a questo metodo di amministrare la casa dei cittadini. Crediamo fortemente che decisioni così importanti andrebbero condivise maggiormente con chi le subirà nei prossimi anni, con tutti gli abitanti dei comuni interessati. I cittadini vanno informati correttamente dei pro e dei contro di una scelta tale, che riguarda la collettività e non solo una parte dell’elettorato.
I politicanti di mestiere, non possono e non devono, arrogarsi il diritto di ritrovarsi in una stanza e decidere su certe scelte senza coinvolgere tutte le categorie e l’opposizione tutta. Non possono, anche perché, sono i primi a non essere correttamente informati sulla differenza che c’è tra unire i comuni creando un ulteriore sovra-ente e fonderli in una cosa sola, un unico comune con benefici di legge e fiscali che farebbero finalmente respirare l’economia della Valdinievole.
Siamo concordi che sia un processo lungo, ma il M5S, è dell’idea che la partenza di questo progetto sia informare i cittadini in modo onesto e trasparente e la conclusione logica sia far decidere, sempre loro, se procedere o no. Il M5S non appoggerà mai la creazione di nuove poltrone, non delegherà mai un’assemblea di nominati a decidere per i cittadini. La politica deve tornare ad essere partecipata e non una casta nella quale si entra per discendenza partitica.
In conclusione ci sentiamo di rivolgere al vicesindaco un ultima domanda: se i cittadini non sono ancora in grado di votare per decidere se fare o meno la fusione invece dell’Unione, se i cittadini non sono in grado di entrare in questo processo decisionale, se questa amministrazione non ha fiducia nel voto dei cittadini, perché, quello stesso voto che li ha eletti, dovrebbe autorizzarli a cambiare la storia di tutta la Valdinievole?
Gruppo M5S Montecatini Terme
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