
FIRENZE. Ieri, 4 novembre, si è riunito a Firenze il Consiglio Regionale. Una riunione fiume. In approvazione quel Piano Sanitario Regionale in gestazione da inizio legislatura e non ancora passato.
Il Crest, con una delegazione e come anticipato nel post Toscana. Le aree disagiate e il piano sanitario già scaduto, ha presidiato a partire dalle 14:30 il portone di Palazzo Medici Riccardi. Un gesto simbolico per far sentire ai rappresentanti dei cittadini toscani la presenza degli abitanti delle zone troppo spesso e volutamente dimenticate per meri calcoli di tornaconto politico.

Al Consigliere Monica Sgherri, di Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani, che aveva fatto propri gli emendamenti redatti dal Crest al Piano Sanitario in via di approvazione, è stato consegnato un cesto di prodotti tipici, da consegnare a tutto il Consiglio con il seguente messaggio: “Non siamo un peso. Siamo la Toscana che produce bellezza e tipicità”.
Il consigliere Gianfranco Venturi (Pd), interpellato da Emiliano Bracali Presidente dell’Associazione Zeno Colò aderente al Crest, si è intrattenuto con la delegazione affermando che: “La Montagna Pistoiese è zona disagiata a cui va riconosciuto un Pronto Soccorso H24”.
Nelle circa due ore di presenza davanti al Consiglio Regionale i componenti del Crest hanno distribuito ai passanti il volantino seguente:
Il 65% del territorio della Regione Toscana è la nostra Toscana “minore”: la Maremma, l’Amiata, l’Isola d’Elba, la Val di Cecina, la Lunigiana, la Garfagnana, la Valleriana, la Montagna Pistoiese, il Mugello, il Valdarno, il Casentino.
La Toscana dimenticata dal governatore Rossi.
- La Toscana dove si va in vacanza ma non si resta.
- Noi invece restiamo e resistiamo.
- La Toscana “minore” vuol continuare a vivere
- La Toscana “minore” ha diritti non solo doveri
- La Toscana “minore” ha bisogno di attenzione e cura
Chiediamo che il Piano Sociosanitario Integrato Regionale si ricordi di noi e tuteli il nostro diritto all’accesso alla Sanità Pubblica. Uguale per tutti
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