vicofaro & problemi. IL POVERO BIANCALANI? C’ENTRA COME IL CAVOLO A MERENDA: LE RESPONSABILITÀ SONO TUTTE DI CHI DOVREBBE VIGILARE E NON FA UNA MINCHIA
vicofaro & problemi. IL POVERO BIANCALANI? C’ENTRA COME IL CAVOLO A MERENDA: LE RESPONSABILITÀ SONO TUTTE DI CHI DOVREBBE VIGILARE E NON FA UNA MINCHIA
Il questore è al corrente che l’ordine pubblico potrebbe tutto a un tratto essere compromesso da comportamenti non più contenibili da parte dei residenti che non ne possono più? Comune e Asl perché si gingillano? E la procura della repubblica non ritiene che vigilare sul “fuori regola” rientri fra i suoi doveri?
Prefettura e questura che diavolo fanno? A parte mostrare gli infradito come il/la prefetto/a Zarrilli, adesso sostituito/a con altro rappresentate del potere statale, vogliamo comprendere che addossare le colpe di tutto ciò che accade nella ex chiesa di Vicofaro e suoi annessi al povero prete/non-prete è esercizio barbaro e soprattutto è “omissione di atti d’ufficio”?
VO A VICOFARO E ABBRACCIO
POI TORNO A CASA E TACCIO.
BASTA FARE LA MOSSA:
GLI ALTRI SI TRÓNCHIN L’OSSA!
I democratici. Visitan Vicofaro, fanno le passerelle: e dopo se la cavano con chicchi e caramelle!
di FELICE DE MATTEIS
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ALLORA, in breve sintesi: hanno beccato un delinquente nero (poteva anche essere giallo o bianco) in quel di Firenze – aveva scippato e aggredito una donna – e ritrovato la refurtiva nella sentina, un tempo Parrocchia di Vicofaro, in Pistoia.
Il prete-non prete, don-imam Biancalani, dichiara di non aver potuto parlare con il “ragazzo” a tempo ed a modo, causa covid e mancanza di volontari. D’altronde con 130 “ospiti” il compito è gravoso se non impossibile.
Ma curia, prefettura e questura non avevano già a suo tempo risolto il problema smistando a Montecatini, nei suoi accoglienti alberghi, questa moltitudine di disperati?
Adesso risiamo punto e a capo? Allora, diciamocelo francamente: un poveraccio che pensa di essere prete e che qualifica il suo operato come antirazzista e antifascista, può essere solo un miserrimo interprete di ciò che significa “assistenza” e può svolgere questo ruolo solo perché opera in presenza di un vuoto di potere ingiustificato ed ingiustificabile.
Sarò più chiaro; questo poveraccio che neppure ha il coraggio di indossare l’abito talare né svolge le mansioni connesse al suo ruolo di parroco, è esente da ogni colpa. Perché è incapace di intendere le regole della civile convivenza e pensa che tutto ciò che è merda si possa santificare con le chiacchiere e le pulsioni di proseliti con conclamati disturbi della convivenza “normale”.
E qui la finiamo su questo “soggetto” pieno di se medesimo e delle sue grandi “esperienze” ecumeniche a danno di una parrocchia che gli era stata affidata e che è diventata un pubblico pisciatoio.
Quel che non fe’ Gesù, | lo fece a Vicofaro | la Laura: caso raro, | l’umanità salvò. | Con un abbraccio degno | dato a don Biancalani, | visitato quel regno, | le man se ne lavò!
La domanda, però, è un’altra: prefettura e questura che diavolo fanno? A parte mostrare gli infradito come il/la prefetto/a Zarrilli, adesso sostituito/a con altro rappresentate del potere statale, vogliamo comprendere che addossare le colpe di tutto ciò che accade nella ex chiesa di Vicofaro e suoi annessi al povero prete/non-prete è esercizio barbaro e soprattutto è “omissione di atti d’ufficio”?
E il questore è al corrente che l’ordine pubblico potrebbe tutto a un tratto essere compromesso da comportamenti non più contenibili da parte dei residenti che non ne possono più?
Non mettiamo di mezzo qualche magistrato che, lo sappiamo, vede e sente quello che gli pare ed è troppo impegnato a redimere le puttane sui viali piuttosto che garantire la civile convivenza e dare un’occhiatina a questa situazione che, forse, tanto legale non è.
Del vescovo non vogliamo parlare; Tardelli ha sicuramente altri obiettivi ed altri problemi che noi “terreni” non siamo in grado di comprendere; specialmente noi che non sappiamo far di conto e non abbiamo un ufficio economato a nostra disposizione perché siamo dei miserelli.
Dunque? Dunque il povero Biancalani c’entra come il cavolo a merenda. Chi ha il dovere di controllare e non lo fa e chi per legge ha il controllo del territorio e non controlla una mazza, prima o poi dovrà rendere conto.
Quando qualcosa di più “grosso” scoppierà – e scoppierà – allora il povero “bischero” di prete/non-prete sarà messo arrosto e sputtanato da tutti coloro che avrebbero potuto fare e non hanno fatto.
A cominciare dal Comune di Pistoia e dall’Asl. Tempo al tempo.
E INTANTO MARIO LOLINI (LEGA): LA PARROCCHIA DI VICOFARO TORNI AI PARROCCHIANI!
L’On. Mario Lolini, commissario della Lega Toscana
«Una storia che si ripete e adesso è giunto il momento di dire basta! Non possiamo più tollerare rapine e aggressioni di immigrati accolti a Vicofaro, nel centro gestito da don Biancalani. Non è la prima volta, ma certe cose non devono più ripetersi. Purtroppo il centro stesso è da tempo sotto la luce dei riflettori per la sua gestione incontrollata. Che la parrocchia ritorni ai parrocchiani».
Così l’onorevole Mario Lolini, commissario della Lega Toscana commenta l’aggressione con rapina commessa da un 22enne immigrato che adesso si trova in carcere.
Baffo finale
Commissario Lolini, si svegli! La Lega ha problemi di democrazia interna a Pistoia e – crediamo – anche in Toscana. Non può essere lasciata in mano a pochi che stanno facendo fuggire molti. Qualcosa non va…
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