visit our italy. CAOS & DEGRADO SUL PISTOIA-FIRENZE

La stazione di Pistoia
La stazione di Pistoia. In attesa dei… ritardi

PISTOIA-SOFIA. Ho ripercorso in treno la linea Pistoia-Firenze dopo parecchi anni trascorsi dal tempo della frequenza universitaria. Dire che sono rimasto disgustato sotto ogni punto di vista è poco.

Si comincia dalla stazione, dove è impossibile individuare, con certezza, un ferroviere sia perché ce ne sono meno in servizio sia perché le divise sono bandite del tutto o del tutto irriconoscibili.

A questo inconveniente se ne aggiunge un altro che riguarda l’ambiente. Di quello che solo 35 anni fa era qualcosa di gradevole, di ben custodito con aiole e fiori, con pulizia e decoro ovunque, non è rimasto traccia. Al loro posto le masserizie mal riposte di coloro che bivaccano là ogni notte, i resti di pasti improvvisati e le erbacce che assalgono senza pietà perfino il primo binario.

In più si deve aggiungere la dilagante e incontrollata maleducazione che talora sfocia nel vandalismo e che, a quanto pare, non solo è inarginabile ma destinata ad aumentare. Arriva il treno rigorosamente provvisto di “murales” colorati ad offuscare, insieme ai finestrini anche le scritte tecniche di ciascuna carrozza. A bordo sia ha l’impressione di essere in una specie di terra di nessuno, dove chiunque fa ciò che vuole infischiandosi dell’arredamento, dei viaggiatori e, quel che è peggio, reagendo con protervia anche a capotreni e conduttori.

La stazione di Pistoia. 1
Pistoia, stazione di Pistoia…

Se poi osservate gli edifici e le aree poste lungo la linea il confronto con gli anni 70-80 è ugualmente avvilente. Tra Montale e Firenze era un pullulare di fabbriche, aziende, ditte di ogni genere in piena attività.

Molte di esse erano in funzione sia di giorno che di notte. Le stazioni intermedie vigilate e ordinate proprio quelle che oggi hanno porte e finestre murate, vetri rotte e le immancabili opprimenti scritte.

Al posto di quelle attività vive, ordinate ed efficienti, edifici fatiscenti, ruderi in disfacimento, ove vegetazione spontanea, sporco ed umidità la fanno da padroni in una sorta di abbandono generale ad indicare che insieme alla crisi economica tuttora da superare si assiste anche ad uno sconcertante disfacimento del patrimonio architettonico-urbanistico.

Chi ha percorso questa linea in quegli anni può facilmente verificare e fare, a ragion veduta, le adeguate valutazioni. Tutto indica il caos ed il caos conduce ad una pericolosa anarchia dove non esistono più regole e dove tutto se non è permesso viene tacitamente consentito.

Con Karl Kraus: ben venga il caos perché l’ordine non ha funzionato.

[Fiore Di Monozzo]

[*] – Lettore, ospite

 


 

LA BULGARIA? È QUI!

БЪЛГАРИЯ? ТУК!

 

Scenari del XXI secolo
Scenari del XXI secolo

UNA BELLISSIMA ragazza bionda, bulgara di Sofia, aveva appena finito l’esame di Letteratura Latina con me alla Stranieri di Perugia, l’Università della Ministra Giannini.

Aveva fatto un ottimo esame e mi trattenni a chiederle lumi su una mia possibile passata in Bulgaria, un Paese che non avevo mai visto se non dal confine rumeno di 2 Maggio, un ridente villaggio in cui mi ero fermato nel 1998.

«La terra è bellissima – mi assicurò –. Venga, glielo consiglio. Vedrà che si troverà bene…».

«Come si può viaggiare da voi – aggiunsi incautamente –, in treno…?».

Poi, da occidentale ben condizionato, aggiunsi: «Certo chissà che problemi. E che ritardi…».

La giovane dai capelli d’oro come il grano e dagli occhi di mare verde, mi fissò sorridente e mormorò: «Perché, in Italia, professore…?».

Che vergogna! Oggi capisco che forse in Bulgaria ci sono già da più di trent’anni. E a Sofia-Pistoia ci lavoro ogni giorno con questo anomalissimo giornale libero sgradito al sistema bulgaro.

Se non ci credete, leggete qui: Nuovi Segretari. Quando Pd Significa Onan. Soprattutto l’intervento di Massimo Baldi, riportato in nota e tratto dal suo Facebook.

Buon 1° maggio, lavoratori traditi dalla sinistra riformata della Repubblica Conciliare!

e.b. – La satira è libertà

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5 thoughts on “visit our italy. CAOS & DEGRADO SUL PISTOIA-FIRENZE

  1. Triste esperienza già fatta con lo stesso sgomento e i medesimi presupposti. Perché poi arrivando a Firenze? O Piazza dell’Indipendenza che fino agli anni 70/80 metteva soggezione dalla bellezza e cura e oggi è un pisciatoio, luogo di ubriacature di gruppi etnici vari senza che alcuno si opponga?

  2. E io mi chiedo: prima di morire del tutto non è che sarebbe possibile fare qualcosa magari ribellarsi? Ma da chi da uno che un giorno dice che tutto va bene e c’è la ripresa e l’altro che ci siamo vicini? O principalmente da noi italiani che non riusciamo a credere più a niente o se proprio non così nefasti a molto poco si?

  3. Gente mantenete la calma…che ieri Elvis the pelvis all’Arena di Gilette doppia lama (finta) ha detto che ha stanziato 8 fantastiliardi di trilioni per la cultura…soldi veri dice lui. Io questa settimana mi sono solo premurato di mettere in wonderland italia (prossimamente in edicola) tre tabelle che illuminano d’immenso l’operato del nostro showman al netto di tutte le minchiate che scrive lui e i suoi accoliti su Fb.
    Buon pomeriggio…ora vado che mi scade la sterlina…usciranno?…non usciranno?….c’è del marcio a Londra…e in Danimarca…vabbè…lo capisco solo io…e il Platano.

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