
PISTOIA. Nel corso di una conferenza stampa, presso la sede della Fondazione Caript a Pistoia è stato presentato il progetto “H.E.R.O. – Hubs Educativi per la Resilienza e le Opportunità”, uno dei progetti selezionati nell’Avviso “Iniziative in Cofinanziamento” promosso dall’Impresa Sociale Con i Bambini.
Erano presenti Luca Iozzelli, Presidente Fondazione Caript, Rossano Ciottoli, Presidente Cooperativa Sociale Gemma (soggetto capofila), Daniela Gai, Presidente Associazione di Volontariato Pozzo di Giacobbe e Benedetta Tesi, responsabile educativo del progetto.
Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Caript e dall’Impresa Sociale Con i Bambini, si basa sul protagonismo del terzo settore, chiamato a costruire presidi territoriali ad alta intensità educativa (Hubs) che possano favorire la resilienza ed i processi di apprendimento dei minori con più difficoltà.
Si va dal recupero di spazi pubblici degradati ad attività e laboratori di musica, teatro, arte, passando attraverso le attività sportive e del tempo libero.
Integrandosi con altre progettualità già avviate, “H.E.R.O.” vuole promuovere le azioni di contrasto alla povertà educativa nei centri di aggregazione formali e informali, nei quartieri, nelle strade.

Se con “WelComE” il territorio si è adoperato per una scuola più aperta, con questa proposta si allarga e diversifica la partnership con l’obiettivo ambizioso di rendere “scuola” tutto il territorio.
Il progetto, della durata di quattro anni, mette in campo risorse economiche per complessivi 1.500.000,00 euro (750.000 garantiti dall’Impresa Sociale Con i Bambini e 750.000 dalla Fondazione Caript).
Nei prossimi quattro anni, con “H.E.R.O.” si vuole mettere a sistema tutti quei “piccoli segni” che alimentano lo sviluppo e la coesione delle comunità presenti sul territorio, per combattere in modo ancora più efficace la povertà educativa minorile e realizzare il sogno di una Comunità Educante.
Il progetto vuole poi superare la logica delle microprogettualità e inaugurare un sistema diffuso di contrasto alla povertà educativa creando nuove opportunità di accesso alla cultura e alla fruizione ricreativa, e lavorare sugli elementi di resilienza dei minori e delle famiglie in condizioni di fragilità e disagio.
Il progetto ha respiro provinciale e vede coinvolte ben 22 realtà del territorio, fra cui tre istituti comprensivi e un liceo, e sarà coordinato dalla Cooperativa Sociale Gemma.
“Con il progetto HERO – ha dichiarato il presidente della Fondazione Caript Luca Iozzelli — realizziamo un obiettivo fondamentale delle fondazioni di origine bancaria, che è quello della sussidiarietà orizzontale.
La nostra attività deve guardare alle realtà del terzo settore, e in questo caso la somma erogata per HERO va a beneficiare un intero territorio, perché il progetto è stato pensato da oltre 20 realtà fra cui associazioni, cooperative, enti, e scuole”.

È la prima volta sul nostro territorio che una fondazione di origine bancaria promuove un grande intervento sul sistema di welfare in cui il protagonista principale è il terzo settore. Si tratta di una scommessa su energie, esperienze e soggetti di natura privata che si aggregano attraverso azioni di sistema e sperimentano nuove modalità di approccio ai problemi del territorio
“Il progetto HERO è il tentativo di moltiplicare le risposte alle problematiche che il territorio presenta”, ha aggiunto Rossano Ciottoli, Presidente della Cooperativa Gemma, capofila del progetto.
“Vorrei ringraziare la Fondazione Caript soprattutto per aver saputo interpretare in maniera innovativa il sistema di welfare locale e il modo nuovo che si è voluto porre come base di metodologia pratica nella costruzione di questo progetto, nato appunto da un percorso di co-progettazione svolto da soggetti diversi”.
Daniela Gai, Presidente dell’Associazione Pozzo di Giacobbe, uno dei partner di HERO ha quindi aggiunto: “Il progetto HERO ha un’impostazione attenta agli aspetti di prossimità, ma anche alla cura del contesto, che è fondamentale per riuscire a produrre delle azioni che hanno senso ed efficacia nel tempo. In quest’ottica si inserisce la scommessa di costruire una Fondazione di Comunità, un luogo che avrà il compito di coltivare relazioni di fiducia e impegno tra soggetti diversi da mettere a disposizione del territorio”.
Andrea Balli
[andreaballi@linealibera.info]
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